Storia


 Atti Knives: la storia


Attilio “Atti” Morotti nasce a Bergamo nel 1957; vive a Villa di Serio, un paese della bergamasca posto all'inizio della Val Seriana, è sposato e ha una figlia. Inizia a lavorare fin da giovanissimo presso un'officina meccanica di costruzioni oleopneumatiche dove svolge varie mansioni, anche direttive. Si è dedicato a diverse discipline sportive (atletica, ginnastica, tennis, sci da discesa, da alpinismo e da fondo); dal 1993 pratica il tiro con l'arco presso la Compagnia Arcieri di Malpaga "Bartolomeo Colleoni" - Bergamo. Prima di interessarsi alla coltelleria questa passione per il tiro con l'arco lo aveva portato a dedicarsi alla costruzione di archi in legno; il valore di questa esperienza è ancora oggi testimoniato dalla freccia presente nel suo logo.
Altro grande amore di Attilio Morotti è da sempre la motocicletta; come mototurista in compagnia della moglie ha consumato tutte le strade d'Italia e di gran parte d'Europa. 
Al mondo dei coltelli è giunto grazie ad amici collezionisti che lo invitarono a
visitare un'esposizione dove venivano presentate le realizzazioni di maestri coltellinai. L’impressione che ne ricava è grandissima; la maestria di questi artigiani, la qualità di questi prodotti dalle finiture così elevate lo stupisce e lo affascina. Da quella mostra nasce il forte desiderio di dedicarsi a questa attività e subito inizia la costruzione di un coltello a lama fissa.

Finisce di realizzare il suo primo coltello il 13 dicembre 2002 e continua la costruzione dei coltelli fissi per poco più di un anno prima di intraprendere la strada dei pieghevoli.
Senza specifiche scuole, grazie alla caparbietà, alla voglia di fare e all’amore per le realizzazioni artigianali, facendo anche tesoro dei consigli di grandi esperti (Emilio Albericci, Eligio Ambrosioni, Silvester ed in particolare Claudio Volpato, coltellinaio di grande generosità e competenza con il quale instaura un rapporto di collaborazione) giunge a realizzare pieghevoli di riconosciuta qualità che il 2 giugno 2007 gli valgono la qualifica di "Maestro della Corporazione Italiana Coltellinai".


Atti Knives: la realizzazione

Attilio “Atti” Morotti inizia la fase progettuale eseguendo su carta dei semplici schizzi delle forme del coltello, disegni che vengono poi elaborati e trasferiti con la massima cura delle misure e dei dettagli su carta da lucido. A richiesta viene utilizzato anche il disegno del committente.
Per le lame viene impiegato prevalentemente acciaio inox RWL 34, damasco inox, damasco al carbonio e damasco mosaico.
Per le guancette si utilizzano tutti materiali naturali come la madreperla, fossile di mammouth, corno, legni stabilizzati e materiali compositi che vengono realizzati appositamente come la fibra di carbonio, a volte incastonando pin in oro 18k; l’acciaio inox 416 è l’ideale per essere inciso a bulino.
Per garantire una vera costruzione artigianale l'impiego di macchinari è ridotto al minimo, e questo fa in modo che ogni pezzo realizzato sia il più unico possibile.